I magnifici sette (punti) – Souvenir

Uscire non si deve, niente viaggi, niente, gite niente scampagnate, unica concessione una capatina ogni tanto al negozio di alimentari.
Opzioni:
1 – Guardare la televisione. In effetti è un buon sistema per ottenebrare la mente, una sorta di morfina cerebrale, però si vede che i programmatori stanno raschiano il fondo del barile, e mi aspetto che prima o poi spuntino le repliche di Derrick.
2 – Leggere un libro. Ottimo suggerimento, ma dipende dai libri che uno tiene in casa. I miei generalmente non fanno parte della letteratura “leggera”, anzi sono abbastanza deprimenti, e quelli “pop” mi deprimono ancor di più per quanto male sono scritti.
3 – Aprirsi al mondo mediante la rete Internet. Già, aprirsi, con una connessione che va a 4Mbsec in download, quando non si interrompe del tutto, quindi niente streaming, Skype e roba simile, al massimo si può gestire il blog e ficcanasare su Facebook (sai che divertimento…)
4 – Seguire le notizie, gli avvisi, i bollettini della pandemia, giusto per stare preoccupati, perché quel maledetto filo che trattiene la spada sopra la mia testa sembra proprio sottile e di qualità infame. Sarà Made in China…
5 – Lanciarsi in ardite esperimentazioni culinarie, quelle proposte in Tv o sulla rete, quando fino al giorno prima non si sapeva nemmeno quanto salare l’acqua prima di buttare la pasta. Purtroppo la statistica è impietosa, ci sono 100% di possibilità che manchi qualche ingrediente base, e uscire per andare a procacciarsi il pepe rosa del Madagascar o le olivette taggiasche non è cosa.
6 – Guardare fuori dalla finestra quel tanto che basta per incazzarsi. A memoria non mi ricordo delle settimane di Marzo con delle giornate così, frizzanti e cristalline, sembrano proprio una colossale presa per i fondelli.
7 – Ripescare fotografie dei viaggi passati, come se quelle avessero il potere di scacciare la malinconia, e invece ti fanno venire un magone come nemmeno una replica di Derrick riesce a fare. Allora sai che faccio, di tanto in tanto ne inserirò qui qualcuna (di fotografie, non di repliche), per condividere, per incuriosire, per sadismo, e chi lo sa.

Cominciamo con una sventagliata di Alsazia, giusto un hors-d’œuvre. Seguiranno alltri piatti in futuro (dipende dalla connessione e dalla salute).

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3 thoughts on “I magnifici sette (punti) – Souvenir

  • Chi non ha provato una quarantena per + di 10 anni (non infettiva) ma dovuta a malattia rara ,uscire come adesso in velocità per fare spesa e poi a casa ,tutti i giorni uguali non capendo al risveglio che giorno è ,la domenica peggio del lunedì ,sa capire bene il viaggio virtuale ,foto ricordi ,viaggi lontani nel tempo ma sempre vivi ,il mare lontano e nostalgia dell’odore e rumore del suo moto ondoso perpetuo… nostalgia …. Grazie per il viaggio in u posto che purtroppo mai visitato ,quei tetti meravigliosi che cercano il cielo ,un modo fuori casa libero .
    Per quelli che per poche settimane sono a casa è più tremendo ,tolta quella libertà senza a volte senso di averla per sempre è incomprensibile e inaccettabile ,però la vita è anche questa saper accettare per capire quanto vale la libertà .

    • Ciao, per questi motivi io ho sempre preferito viaggiare “lento”.
      Ogni volta che sono partito ho vissuto il viaggio come un privilegio, non come un diritto, e allo stesso modo si dovrebbe intraprendere quel grande viaggio che si chiama vita, cercando di percepirne ogni sfumatura.
      Così come la vita mi cambia anno dopo anno, anche ogni viaggio mi cambia, e nel fotografare io cerco di capire la chiave del mio cambiamento.
      Ahoj
      🙂

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